Tutti pronti per MindBooks?

MindBooks21Finalizzati  gli incontri in livestreaming organizzati dalla nostra rete Psy*Co*Re nell’ambito di MindBooks: l’editoria della mente, in collaborazione con il Salone del Libro di Torino (14-18 ottobre, dalle 21 alle 23). Da non perdere : Giovedì 14, in memoria di Marco Margnelli, a cura di Andrea Orsini e in memoria di Piero Coppo, con Salvo Inglese e Leonardo Montecchi; Venerdì 15  Bernardo Parrella (scrittore, giornalista) curatore dell’antologia “Verso la maturità psichedelica” – Il meglio degli SGPI19/20 – AmimaMundi Edizioni; Sabato 16  “Lezione di storia della letteratura psichedelica 2” con Vanni Santoni; Domenica 17, “Cibo per il corpo e per la mente”, con Marcello Baraghini e Bernardo Parrella; Lunedì 18, gran finale con Jeremy Narby intervistato da Simone Capozzi e Tiziano Canello.

Tutti gli eventi saranno diffusi dal vivo sulla nostra pagina Facebook.

Qui il programma completo.

Qui ulteriori dettagli sul progetto MindBooks.

Alberi-fungo e funghi nell’arte cristiana

Alberi-fungo, Gianluca ToroProseguendo con le segnalazioni editoriali, ecco la nuova uscita di Gianluca Toro, chimico in campo ambientale ed esperto di composti psicoattivi naturali in etnobotanica ed etnomicologia, nonchè autore di numerosi saggi e libri, tra cui Ketamina: un anestetico psichedelico (estate 2020). Si tratta di Alberi-fungo e funghi nell’arte cristiana. Origini e sviluppo di un’iconografia – oltre 500 pagine con circa 300 illustrazioni in bianco e nero (più di 100 le rappresentazioni fungine). È autopubblicato dallo stesso autore, a cui ci si può rivolgere per maggiori dettagli e per l’acquisto (25 euro il prezzo di copertina).

Obiettivo primario della ricerca è quello di seguire origine e sviluppo iconografico che hanno portato dall’albero all’albero-fungo stilizzato e all’albero-fungo vero e proprio nell’arte cristiana in senso lato. Si arriva al fungo naturalistico passando per forme intermedie, tentando di definire il maggiore o minore grado di intenzionalità con cui l’artista intese rappresentarle e il messaggio associato. Gli indizi considerati sono rappresentati dalla morfologia, la rappresentazione di un eventuale effetto psicoattivo, il tipo di scena e l’ambientazione, le dimensioni relative e posizione e la relazione con altri elementi della scena stessa, mentre i significati ipotizzati sono quello iniziatico-esoterico, indicazione della rilevanza di una scena, di un personaggio, di certe qualità o di un’azione, morte e resurrezione, maligno-demoniaco, alimentare, naturalistico e decorativo e numerico.

Per quanto concerne il nostro ambito specifico, le specie psicoattive riconoscibili e illustrate nel libro sono principalmente l’Amanita muscaria e la Psilocybe semilanceata, con prevalenza di quest’ultima, insieme ad alcune possibili rappresentazioni di specie di Panaeolus che non è sempre agevole riconoscere non avendo caratteri morfologici peculiari come le prime due specie. E come si legge nell’introduzione:

Le immagini individuate rispecchiano la principale differenziazione esistente in natura tra le specie di funghi psicoattivi, vale a dire quelli appartenenti alla classe biochimica isossazolica, corrispondenti essenzialmente all’Amanita muscaria, e psilocibinica, corrispondenti alla Psilocybe semilanceata e la specie di Panaeolus. Nonostante l’Amanita muscaria sia piú vistosa e facilmente riconoscibile rispetto alle specie psilocibiniche, sembra che queste ultime siano piú adatte a esprimere le tematiche dell’arte cristiana, il che rispecchia la distinzione tra gli effetti. Probabilmente l’Amanita muscaria era soggetta a una certa tabuizzazione.

Il testo offre una copiosità di dati etnomicologici, partendo dal Mondo Antico (greci, latini, romani) fino al Medioevo e oltre, integrati da una panoramica di leggende, racconti e altre testimonanze. Non mancano gli elementi di valutazione della rappresentazione fungina, con dettagli sui caratteri esteriori, la rappresentazione dell’eventuale effetto psicoattivo, l’ambientazione e altri riferimenti utili.

Più in generale, si chiarisce come le rappresentazioni fungine nell’arte cristiana deriverebbero da un contesto piú vasto e implicherebbero una tradizione micologica di tipo religioso, filosofico ed esoterico con origine nell’antichità. E non è certo un mistero che la cultura cristiana assorbí elementi tradizionali legati ai funghi per esprimere così il messaggio micologico in modo esoterico. Senza dimenticare che queste immagini e l’iconografia specifica rappresentano un contesto importante per la ricerca etnomicologica, confermando il fatto che quest’ultima era conosciuta ed eventualmente impiegata nella vita quotidiana.

Enteogeni: nuova collana editoriale di AnimaMundi

Ralph Metzner, Enteogeni per la rinascita spiritualeSulla scia del continuo interesse di testate mainstream internazionali, dalla Francia agli Stati Uniti, va espandendosi anche in Italia l’attenzione editoriale sui vari aspetti degli psichedelici. Proprio l’esplorazione di quest’ambito sarà al centro degli eventi serali in livestream previsti per MindBooks (14-18 ottobre 2021): progetto ideato e ospitato dal cccTO, curato da Psy*Co*Re in contemporanea al Salone del Libro di Torino. Interviste, presentazioni e interventi vari approfondiranno i contenuti della biblioteca psichedelica nostrana e di altri volumi di recente pubblicazione. Quadro che va ora arrichchendosi di nuova collana ad hoc proposta da AnimaMundi, editore indipendente di Otranto,

Pioniere e ricercatore nel campo della coscienza, Ralph Metzner, uno dei massimi esponenti del movimento psichedelico degli anni Sessanta, ne è rimasto una forza trainante durante i successivi decenni di discriminazione fino all’attuale rinascita. Esperto psicoterapeuta transpersonale, prolifico autore, alchimista, sciamano, guaritore, maestro spirituale e instancabile esploratore degli stati non ordinari di coscienza, Metzner ha aiutato migliaia di persone un po’ ovunque, dalle Americhe all’Europa, direttamente nel suo studio, ma anche attraverso libri e seminari.

Questo l’incipit firmato dal noto psichiatra ceco Stanislav Grof nell’introdurre il primo volume della collana: Enteogeni: alleati per la rinascita spirituale. Linee-guida per esperienze psichedeliche produttive e sicure. Si tratta della traduzione di un testo agile ma approfondito curato nel 2015 da Ralph Metzner (1936-2019), psicologo tedesco-statunitense già coinvolto nelle prime ricerche sul campo con Timothy Leary e Richard Alpert nonché psicoterapeuta e professore emerito presso il California Institute of Integral Studies di San Francisco.

Un testo che finalmente porta anche in Italia i suggerimenti e l’esperienze di questo importante ricercatore ed esploratore degli stati alterati di coscienza in senso lato, maturate in decenni di sessioni, eventi e workshop internazionali nonché in numerosi libri e saggi intorno alle sostanze enteogene. E che quindi rientra pienamente in questo progetto editoriale, con l’obiettivo di “svolgere un lavoro di cucitura del passato con il presente, collegando le voci e le esperienze dei pionieri con le testimonianze dei ricercatori odierni, di mettere in relazione la ricerca in corso in tante parti del mondo con quanto va accadendo in Italia”.

Non a caso nella stessa collana esce anche la riedizione di Funghetti: un classico della letteratura psichedelica nostrana, realizzato agli inizi degli anni ’90 da Giorgio Samorini con lo pseudonimo di Silvio Pagani. Mentre per fine anno è prevista la pubblicazione dell’antologia curata dalla nostra rete Psy*Co*Re che raccoglie interventi selezionati dalle edizioni 2019 e 2020 degli Stati Generali della Psichedelia in Italia. Stay tuned!

 

20/9: Magic Mushroom Day

Magic Mushroom Day 2021«Abbiamo scelto il 20 settembre (9/20 nella dicitura anglofona) perché segna l’inizio dell’autunno, quando i funghi crescono copiosi; perché cade alla vigila dell’equinozio invernale, indicando un cambio di direzione; e perché riecheggia il 4/20, celebrazione globale dei successi del movimento pro marijuana». Così Nicholas Reville, animatore a Providence, Rhode Island, della 920 Coalition spiegava la scelta di lanciare questa giornata dedicata specificamente ai funghi psilocibinici (Magic Mushroom Holiday).

Lanciata nel 2015, l’iniziativa non ha (ancora?) raggiunto una massa critica al di fuori degli Usa, dove va però affermandosi come una “giornata di informazione e d’azione” dedicata al grande pubblico, sull’onda della crescente presenza mainstream delle sostanze psichedeliche, e dei “funghetti” in particolare. Ben più che una semplice “celebrazione” dunque, come accaduto per l’ormai universale 4/20 sulla cannabis, appunto, e per il Bicycle Day del 19 aprile (1943), a ricordo della prima auto-sperimentazione consapevole dell’Lsd da parte del suo scopritore, il chimico svizzero Albert Hofmann.

Obiettivo generale è infatti quello di ampliare il la discussione collettiva e informare al meglio sui benefici della psilocibina, soprattutto in ambito psico-terapeutico, sull’estesa ricerca scientifica in corso, sul processo di depenalizzazione avviato in alcune situazioni nord-americane (a partire da Decriminalize Nature), sulle precauzioni e i rischi nell’uso personale per scopi vari, microdosi incluse, sull’impiego cerimoniale-tradizionale del Teonanácatl e su molti altri aspetti collegati.

Proprio oggi, per esempio, la Johns Hopkins University annuncia un ulteriore passo avanti sul fronte della ricerca: è stato appena approvato il sostegno finanziario della NIDA (National Institute on Drug Abuse) per uno studio sulla psilocibina per superare la dipendenza da tabacco. Come sottolinea lo stesso responsabile Matthew Johnson, «è la prima volta in oltre mezzo secolo che le autorità Usa sostengono direttamente un’indagine sul campo con un classico psichedelico». E i molti commenti positivi ribadiscono l’arrivo di una nuova era per la legittimazione di tali sostanze nell’ambito della ricerca scientifica ufficiale.

Non manca il tipico flusso continuo di tweet per l’occasione, mentre su Instagram la testata DoubleBind informa sulla ricorrenza e chiede: «Come pensate di onorare questa giornata? Fateci sapere». Seguono migliaia di “like” e decine di risposte di diverso tipo.

Psychedelics Today, centro di informazione e training, propone una sorta di “riffa” con decine libri, corsi e altro per saperne di tutto e di più sulla psilocibina, in aggiunta a un podcast con vari ospiti, inclusa Michelle Janikian, giornalista ed autrice dell’ottima guida Your Psilocybin Mushroom Companion (2019).

È poi in corso (online) la quattro giorni del Third Annual Psilocybin Summit, con decine di relatori (da esperti micologi a curanderi, da Vandana Shiva a Dennis McKenna) di ogni parte del globo ad approfondire e condividere le conoscenze su coltivazione, ecodelia, tradizione, tripsitting e altro.

Ancora, oggi e domani il Chacruna Institute coordina l’International Psilocybin Symposium (online e gratuito, in inglese e spagnolo) che raccoglie ricercatori, accademici, leader indigeni, attivisti e altri soggetti coinvolti, per discutere le prospettive attuali e le problematiche di questo movimento globale.

Infine, ieri all’Università di Ann Arbour, in Michigan, migliaia di persone hanno dato vita allo Shroom Festival nel primo anniversario della normativa locale che dichiarava uso, coltivazione e distribuzione di piante e funghi enteogeni  “ultima priorità delle autorità repressive” – di fatto, la depenalizzazione a livello personale.

Tutta una serie di risorse e iniziative mirate a “celebrare” l’odierno Magic Mushroom Day come un’ulteriore occasione per documentarsi e coinvolgersi lungo il percorso collettivo verso la maturità psichedelica. Dove non mancano spazi e opportunità  anche per la ricerca italiana: qualche mese fa è stato approvato uno studio con la psilocibina sintetica all’università Roma Tre per la sindrome dello spettro autistico – per conto di Nova Mentis, azienda canadese di biotecnologia specializzata in medicina psichedelica.

 

 

 

Corsi e ricorsi delle “piante maestre”

Continua ad espandersi anche in Italia l’attenzione verso la psichedelia e gli stati non ordinari di coscienza in senso lato, particolarmente in ambito editoriale, a conferma di un’ondata del tutto inedita già segnalata di recente. Stavolta è il turno di un’opera originale curata da Tania Re, psicoterapeuta gestaltista specializzata in Antropologia della Salute ed Etnomedicina. Il suo Tania Re, Stupefacenti e proibiteStupefacenti e proibite: le piante maestre, fresco di stampa presso le edizioni Amrita di Torino, offre un contributo puntuale lungo questo percorso di ampio respiro.

Una delle tesi centrali del libro è quella rimarcare come, in molte regioni del mondo, da tempo immemorabile gli esseri umani hanno appreso e condiviso le proprietà curative delle  piante “di conoscenza” e continuano a farne un uso accorto ancor’oggi:  tabacco, coca, oppio, ma anche sostanze di derivazione vegetale come psilocibina e ibogaina. Invece da oltre mezzo secolo i governi occidentali hanno deciso di bollarle come “droghe”, ovviamente illecite, criminalizzandone gli utenti e bloccandone di fatto la ricerca con ricadute negative per la  società tutta.

Dobbiamo quindi smettere di demonizzare tali piante e sostanze, per impegnarci piuttosto a studiarne e informarne sugli aspetti e sulle potenzialità,  oltre che a sperimentarne gli effetti in prima persona nei contesti e  modalità opportuni. Va cioè affermata la libertà di scelta terapeutica e la ripresa degli studi scientifici in materia, avviata da qualche anno soprattutto nel mondo anglosassone, ma anche in Spagna, Olanda, Repubblica Ceca, Israele, Svizzera.

C’è poi un altro punto cruciale che affiora ripetutamente: sono le “piante maestre” ad aprirci le porte a quella parte di realtà a cui non si può accedere da uno stato “ordinario”. Non a caso, per alcuni popoli tradizionali, la “vera” vita è quella vissuta nel sogno, mentre la vita “reale” altro non è che un’ombra del sogno. Il tabacco, per esempio, è considerato la pianta che apre la mente, mentre l’ayahuasca è tradizionalmente riconosciuta essere quella che apre il cuore. Insieme, le due piante sono tra i principali “maestri della foresta” da cui poter trarre grandi insegnamenti.

Concezioni, o piuttosto “visioni”, che possono senz’altro aiutare l’umanità e che quindi meritano di essere valorizzate proprio all’interno del cosiddetto “progresso” occidentale, evitando però di puntare al profitto e/o di cannibalizzarle senza scrupoli. Ovvero:

Sradicare l’uso della pianta dal contesto curativo tradizionale si rivela una scelta pericolosa, come è avvenuto quando il tabacco, da pianta in uso per cerimonie collettive a beneficio della comunità, è diventato una maledizione collettiva.

Contesto e cerimonie da salvaguardare e rispettare per affermarne così i benefici complessivi. Lo ribadiscono le storie vissute dalla stessa autrice, oltre che da alcuni amici e colleghi (incluse nella prima sezione di ciascun capitolo) a riprova del concreto aiuto psico-terapeutico offerto dalla medicina tradizionale e naturale. A conferma non manca una panoramica sulle prime indagini scientifiche degli anni ’60 e soprattutto sul recente revival della medicina naturale e ancor più di quella psichedelica (pur se ancora illegale).

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Michael Pollan ci riprova, tra oppio, caffè e…mescalina!

A tre anni di distanza dal suo ultimo bestseller internazionale, How To Change Your Mind, di cui è in lavorazione la mini-serie per Netflix, Michael Pollan torna in libreria con il sequel This Is Your Mind On Plants: indagine a tutto campo sugli effetti di tre piante/sostanze psicoattive, assai diverse tra loro ma usate variamente dall’Homo Sapiens fin dalla notte dei tempi: oppio, caffè e mescalina.

Michael Pollan 2021Come si legge di primo acchitto nell’introduzione, si tratta dell’ultima “indagine personale” di un percorso avviato dall’autore oltre 30 anni fa per indagare al meglio il rapporto tra noi stessi e il mondo naturale in senso lato, dalle incursioni culinarie in vari ambiti e Paesi alle contaminazioni culturali alle nuove frontiere della consapevolezza umana e sociale.

Premesso che il nostro è un giudizio totalmente indipendente, come l’intero progetto-network di Psy*Co*Re, il libro interessa solo parzialmente il nostro ambito e presenta le sue brave luci e ombre. Soprattutto il lettore scafato, o chi prevedeva un approfondimento del precedente lavoro puntato a svelare la “psichedelia per le masse”, resterà deluso. Chi è invece alle prime armi o mosso dalla curiosità, probabilmente si farà prendere dalla trama avvincente e potenzialmente ideale per una sceneggiatura cinematografica, come per i libri precedenti di Pollan.

D’altronde ormai sul tema il materiale online, sempre fresco e assai variegato, non manca affatto, grazie anche alla forzata conversione in streaming di convegni ed eventi vari. Qui di psichedelici se ne parla poco, appunto, solo nella terza sezione dedicata alla mescalina, puntando piuttosto a un obiettivo più ampio, sempre nel contesto generale di cui sopra. Ovvero: dato che da sempre gli esseri umani usano (e useranno) “droghe” di varia natura, è bene venirne a patti e limitarne gli effetti negativi. Ribadendo il fallimento globale della War on Drugs, e la necessità di pianificare i possibili scenari successivi, cioè la Peace On Drugs.

Posizione  d’altronde in piena sintonia con il mutato clima culturale (in Usa soprattutto) e la volontà dei cittadini, puntellata da prestigiose testate scientifiche e da vari movimenti politici, E ribadita dallo stesso Pollan nelle prime apparizioni nei talk show TV (a parte gli ovvi riflettori sulla caffeina), in un lungo ma godibile podcast-intervista con Tim Ferris e soprattutto nel recente editoriale sul New York Times. Dove il suo messaggio si fa ancora più chiaro:

Dopo mezzo secolo speso a fare la guerra alla droga, gli americani sembrano pronti a chiedere la pace. Le elezioni del 2020 hanno fornito numerose prove del fatto che gli elettori hanno superato i politici nel riconoscere sia i fallimenti della War On Drugs sia il potenziale di alcune sostanze illecite come potenti strumenti di guarigione.

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Biblioteca psichedelica minima e nostrana

PsichedeliaIl ritorno di interesse verso la psichedelia anche nel Bel Paese, pur se con i tipici annetti di ritardo, sta trainando un’ondata editoriale del tutto inedita, dal recupero di classici mai tradotti a saggi ex novo a libri-manuali un po’ per tutti. Importante perciò la panoramica a tema che propone l’eclettico Vanni Santoni. Il quale, dopo un’introduzione generale, spiega correttamente il senso di un accesso il più variegato possibile alle fonti letterarie in questo contesto:

Ecco che allora scrivere di psichedelici — o ancor meglio, dato che temi complessi richiedono testi lunghi, parlare di libri sugli psichedelici, come sto per fare — assume un suo senso: servirà per sfatare pregiudizi e falsità, per fornire a chi intende intraprendere un’esperienza visionaria o una sessione curativa un po’ di utile preparazione teorica, e per mettere a disposizione materiali utili all’integrazione a chi ne ha già avute.

Per poi passare senza indugi a una carrellata – arricchita dai necessari e arguti commenti dell’autore – di titoli passati, presenti e futuri che risulta certamente utile tanto ai neofiti quanto agli addetti.

Muovendo da Rinascimento psichedelico (Stampa Alternativa), libretto che a dicembre 2017 ha fatto da apripista per questa novelle vague italiana (e tuttora disponibile come ebook), passando per la ristampa dell’incommensurabile Volo Magico (Saggiatore), originariamente assemblato nel lontano 1969 da Ugo Leonzio, fino al fresco di stampa LSD, l’innovativa ricerca psichedelica nei reami dellinconscio (Shake) dello stimatissimo pioniere Stanislav Grof (qui l’ottima presentazione collaborativa online del 15 luglio).

Né mancano le segnalazioni di prossimi titoli in arrivo, tra cui un paio di “chicche”: Enteogeni per la rinascita spirituale di Ralph Metzner (AnimaMundi), e il bellissimo saggio poetico-magico-chimico Pharmako/Gnosis di Dale Pendell (Add), entrambi colpevolmente mai tradotti in Italia.

In definitiva, un percorso letterario, umano e culturale da esplorare con estrema attenzione….