Un mondo parodia

“Viviamo in tempi interessanti in cui è in corso una guerra spirituale tra le forze dell’apertura e quelle della chiusura. La conquista e la colonizzazione dell’Immaginazione uno degli obiettivi chiave di ciò che sta accadendo. E’ una guerra che dura da millenni e di cui la pandemia, oggi, rappresenta un’accelerazione. Ora è necessario recuperare, in almeno due punti sintetici, sommari e programmaticamente sconcertanti, la profondità storica di ciò che è in gioco con il dominio della Macchina algoritmica e che quest’ultima è in grado di smuovere, di stressare e, in un certo senso, di portare a compimento. Il compito sarà quindi di provare a raggiungere e a identificare il centro della battaglia e osservare, nel punto immobile dell’uragano, il dispiegarsi sincronico delle forze.” Questa l’opinione di Edoardo Camurri, giornalista e autore, assai vicino alle attività di Psy*Co*Re, espressa nell’ultimo intervento della sua rubrica su Il Foglio, non a caso intitolato Un Mondo Parodia.

Temi ripresi anche in un’ampia chiacchierata con Matteo Moca appena pubblicata su Kobo, che spazia dal ruolo fondamentale della televisione per la divulgazione e la mediazione per la formazione  alle conseguenze a tutto campo dell’attuale pandemia alla cultura come “pericolo e messa in discussione totale”. E tra i libri suggeriti per darci una mano nel comprendere quello che accade oggi, il conduttore di Radio Tre segnala anche Moksha di Aldous Huxley, per il quale ha curato prefazione alla versione italiana (Mondadori, 2018). E dove già proponeva simili contrapposizioni tra “le forze dell’apertura e quelle della chiusura”, ribadendo le molteplici le valenze dell’esperienza psichedelica nell’aiutarci a trovare una via d’uscita, purché diposti ad abbracciare un’unicità imprenscindibile:

Nel variopinto vocabolario psichedelico, forse, è oggi questa la parola da sottolineare, la parola chiave per la guerra spirituale in corso: irriconoscibilità. Per resistere al mondo algoritmico del deep learning digitale, bisogna sapersi rendere irriconoscibili, inclassificabili, imprevedibili. Occorre avere cioè un cervello capace di mettere in scacco l’algoritmo che è programmato per diventare noi; serve sviluppare un’intelligenza umana in grado di sopravanzare il passo dell’intelligenza artificiale. Bisogna rendersi unici.

Docu-film psichedelici tra ironia e (co)scienza

Docu-film psichedeliciLa rapida confluenza del rinascimento psichedelico nel flusso mainstream pone urgenti questioni etiche, imprenditoriali e culturali. Per non parlare dell’impegno a rendere comprensibili e accessibili i vari sviluppi legati alla ricerca scientifica. Un contesto a volte non semplice da integrare e sintetizzare in modalità accessibili a tutti. Il bello però è che il giro anglosassone sforna in continuazione “prodotti culturali” per tutti i gusti – dall’ampia attività letteraria alla valanga di siti e spazi online alle immancabili produzioni cine-TV. Ambito quest’ultimo in cui si pone senz’altro Have a Good Trip: Adventures in Psychedelics, appena sbarcato su Netflix.

Con lo scopo primario di intrattenere, ancor più che informare in dettaglio, si tratta in buona parte di una satira sulla propaganda antidroga diffusa in Usa negli anni ’70 e ’80, con ampi spezzoni d’archivio in bianco e nero. In maniera analoga a quanto accaduto ai filmati anti-cannabis che a metà anni ’30 venivano proiettati nelle scuole dell’intero Paese, come Reefer Madness o Marihuana, the Assassin of Youth. Parimenti spassose alcune delle avventure personali con “l’acido” raccontate da personalità del mondo dello spettacolo (molti divenuti psiconauti per caso), tra cui Sting, Anthony Bourdain, Sarah Silverman, Carrie Fisher, Ben Stiller, più vari rapper e comici noti soprattutto in Usa. 

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Biosonologia: suono e coscienza

Bio (vita), sono (suono), logia (dialogo): il neologismo coniato da Domenico Sciajno per rappresentare il metodo di sua invenzione, un sistema dinamico e integrato che può favorire uno stato di benessere psico-fisico e può permettere di raggiungere importanti benefici e stimoli per lo sviluppo individuale, sia in ambito interpersonale sia in quello mentale e creativo. Da questi presupposti nel 2005 è nato l’Istituto di Biosonologia.

BiosonologiaLa natura vibratoria del suono rappresenta un potente strumento in grado di attivare una risposta a livello organico e permettendo di accedere alle proprie risorse più profonde attraverso l’accesso a stati non ordinari di coscienza.

La Biosonologia utilizza dunque la vibrazione sonora come strumento di crescita, evoluzione, armonizzazione e ampliamento della coscienza. Privati da pensieri e percezioni esterne la stimolazione vibrazionale biosonologica agirà come un vero e proprio massaggio sonoro capace di raggiungere in profondità cellule e tessuti. Il corpo potrà così tradurre gli stimoli esterni delle vibrazioni sonore in risonanza interiore accedendo ad una esperienza di ascolto profondo per riorganizzare la sua naturale risposta abbandonando schemi precostituiti e condizionamenti.

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Brevi note e istruzioni per l’uso

PsyCoReObiettivo primario di Psy*Co*Re è quello di favorire in Italia lo sviluppo della ricerca sulla coscienza e i suoi diversi stati. Questa ricerca interessa molteplici aree di studio: psicologia, psichiatria, neuroscienze, chimica, farmacologia, etnobotanica, antropologia, e senza dimenticare l’arte, la letteratura e tutto quanto possa essere attinente al tema degli stati alterati di coscienza. Un calderone trasversale e orizzontale per eccellenza. Va da sé che quello che in essenza viene condiviso è proprio questa coesione portante, indipendentemente da visioni, politiche o posizioni specifiche. Occorre quindi partire da questa impostazione di fondo.

Psy*Co*Re è un network interdisciplinare i cui membri, pur condividendo queste linee guida, svolgono attività e iniziative indipendenti, dove il network svolge principalmente un ruolo “sussidiario”, cioè di spinta e coagulo per portare avanti collettivamente progetti che difficilmente i singoli potrebbero sviluppare da soli. Psy*Co*Re raccoglie quindi un gruppo di persone, associazioni, istituzioni, entità che condividono il manifesto programmatico, che invitiamo a leggere con la dovuta calma perchè è il documento fondamentale per capire cosa unisce tutte queste “identità”.

Da ribadire che, pur se oggi quella che “tiene banco” è la ricerca psichedelica in senso stretto, il nostro network (e il sito) abbraccia la più ampia ricerca sugli stati coscienza e le annesse discipline. Sarà perciò nostra cura pubblicare notizie e interventi di vasto respiro sia a livello nazionale che nel contesto internazionale. Puntando quindi non soltanto alla comunità dei ricercatori. Questo spazio ospiterà infatti informazioni qualitative e specializzate, ma anche testi di semplice divulgazione, onde interessare chi si trova a fronteggiare problemi come tossicodipendenza, alcolismo o malattie mentali. Senza ovviamente dimenticare gli aspetti relativi alla sfera spirituale, religiosa o mistica che dir si voglia. Obiettivo è dunque affrontare problematiche di grande attualità collegate allo sviluppo scientifico e tecnologico odierno ma anche le dinamiche del benessere psicofisico e spirituale. 

Ovviamente  ampio spazio alle notizie relative al network stesso e alle attività dei vari soggetti o entità interconnessi, come anche pronti rilanci dal fronte internazionale. Qui ulteriori dettagli sul progetto  (compreso lo staff operativo). E non esitate a contattarci per qualsiasi motivo!