San Francisco depenalizza uso e possesso personale degli enteogeni

Prosegue negli Stati Uniti il percorso di depenalizzazione per l’uso e il possesso personale di alcuni psichedelici a livello locale. E stavolta si tratta di una tappa importante, la città di San Francisco. Il Board of Supervisors ha appena approvato all’unanimità la risoluzione, firmata dai supervisori democratici Dean Preston e Hillary Ronen, in cui si stabilisce la priorità più bassa nell’attività di pubblica sicurezza per presunti reati connessi con enteogeni quali funghi psilocibinici, peyote e ayahuasca. In dettaglio, il testo finale prevede “che le risorse cittadine non vengano utilizzate per qualsiasi indagine, detenzione, arresto o procedura penale dovuta a presunte violazioni delle norme statali e federali concernenti l’uso di Piante Enteogene incluse nella Tabella I delle sostanze illecite a livello federale”.

La notizia non fa che confermare il riconoscimento pubblico dei benefici di questi psichedelici naturali nel trattamento di problemi di salute mentale come PTSD, depressione grave e ansia, in aumento soprattutto durante la recente pandemia. E rafforza il fronte anti-proibizionista in quest’ambito, dopo che nel maggio 2019 Denver era stata la prima città statunitense a depenalizzare i funghi contenenti psilocibina per uso personale.

Da allora il movimento di riforma ha conquistato altre vittorie locali (Ann Arbor, Oakland, Santa Cruz) e in concomitanza con le ultime elezioni presidenziali gli elettori dell’Oregon hanno approvato l’innovativa Measure 109 (56%), mentre nella capitale Washington D.C. è passata l’Initiative 81 (76%).  Nel gennaio dello scorso anno lo stesso aveva deciso il consiglio comunale di Somerville (Massachusetts), mentre recentemente è partita la raccolta firme per simili misure anche nella cittadina di Aspen, in Colorado.

La decisione degli amministratori di San Francisco poggia altresì sull’iter procedurale, avviato mesi fa nel parlamento californiano, per la legalizzazione sull’intero territorio statale del possesso ad uso personale, da parte di cittadini maggiorenni, di sette sostanze psichedeliche, tra cui Lsd, Mdma e psilocibina. Ciò grazie a un disegno di legge presentato dal senatore democratico Scott Wiener, ma messo nel cassetto meno di un mese fa e in attesa di rilanci futuri. E sempre in California, lo scorso marzo gli attivisti avevano annunciato il mancato raggiungimento delle firme necessarie per presentare un referendum a novembre 2022.

Tutta una serie di iniziative che, unitamente al ritorno d’interesse sia in senso socio-culturale che scientifico e impreditoriale per queste sostanze, hanno ampliato il dibattito pubblico e preparato il terreno per quest’ulteriore e importante decisione. La quale va ad aggiungersi ad analoghe normative allo studio di altri Stati e rafforza la probabile approvazione terapeutica, per chi è affetto da PTSD e simili disturbi mentali, relativa a Mdma e psilocibina a livello nazionale nel corso del prossimo anno. Non a caso il testo della risoluzione, redatto in collaborazione con gli attivisti di Decriminalize Nature San Francisco, impegna i responsabili cittadini a “istruire” le varie entità e lobbisti del settore a spingere per l’estensione della depenalizzazione dell’uso personale degli enteogeni nell’intera California e in ambito federale.

I tanti rilanci sui social media e sulle testate mainstream sottolineano l’importanza di quest’ennesimo successo normativo. E danno spazio alla dichiarazione del supervisore Dean Preston: “San Francisco si unisce al crescente elenco di città e contee che stanno considerando sotto una nuova luce questi medicinali a base vegetale, seguendo la scienza e i dati concreti, decidendo così di ridurre lo stigma sul loro uso e sulla coltivazione. Il voto unanime di oggi è un entusiasmante passo in avanti”.

(articolo apparso inizialmente su Fuoriluogo.it)

Workshop sull’estrazione dei fitocostituenti della kava

Kava Giovedì 28 luglio p.v. si terrà a Torino un workshop sull’estrazione dei fitocostituenti della kava (Piper methysticum) senza solventi forti, a cura del dott. Giuseppe Cazzetta, ideatore di Visione Curativa, sito-progetto specializzato in materie prime di origine naturale e centro d’informazione e documentazione scientifica. Luogo ed ora precisi del workshop verranno comunicati a breve.

Questo è il programma in dettaglio:
– Presentazione e generalità della kava
– Estrazione pratica della radice
– Osservazioni sulle qualità chimiche, farmacologiche ed organolettiche del preparato
– Confronto tra i partecipanti ed eventuali domande

Si potrà partecipare previo contributo libero etico e consapevole, oppure versando 5-10€ nel caso si volesse acquistare una tazza o mezza dell’estratto liquido ottenuto insieme. Nel secondo caso occorre prenotarsi tramite mail a visionecurativa@mail.com (basta fornire solo nome e cognome senza neccessità di pagare in anticipo). Qui ulteriori dettagli sulla kava.

Seguirà una breve presentazione (con dibattito) dell’antologia “Verso la maturità psichedelica“, raccolta selezionata di interventi dagli Stati Generali della Psichedelia in Italia 2019 e 2020, a cura della rete Psy*Co*Re (AnimaMundi, 2022).

RIP Ann Shulgin (1931-2022)

È scomparsa la mattina del 9 luglio, nella sua casa sulle colline di Berkeley, in California, Ann Gotlieb Shulgin: matriarca dell’estesa comunità di terapeuti, studiosi e animatori che ruotano nella scena psichedelica USA nonché pioniera della terapia Ann Shulgin (1931-2022)coadiuvata dagli enteogeni. Era la vedova e collaboratrice del leggendario chimico Alexander “Sasha” Shulgin (1925-2014), conosciuto fin dal 1978 e poi sposato nel 1981. Aveva 91 anni.

Notevoli fra l’altro i suoi contributi ai libri PiHKAL: A Chemical Love Story (1991) e TiHKAL: The Continuation (1997) firmati dalla coppia: pietre miliari come autobiografie romanzate e soprattutto come manuali chimico-operativo per molti composti psichedelici “minori” (in gran parte scoperti dallo stesso Sasha).

Fra i tanti tributi in circolazione online, da segnalare un toccante ricordo dell’amico Prof. David Presti della UC Berkeley e un’ampia biografia sul sito dell’Alexander Shulgin Research Institute.

Thank you, Ann: The world is a far better place for your having been here.

 

FPT22: scienza e medicina psichedelica in Italia e in Europa

Realizzato grazie all’impegno volontario di alcuni collaboratori del network Psy*Co*Re, Frontiere PsicoTerapeutiche, alla sua seconda edizione a porte aperte, si è rivelato quest’anno un evento capace di far scaturire visioni e sguardi verso orizzonti solitamente non accessibili, a dimostrazione di una rete che intreccia professionalità ed interessi molteplici, coniugandoli in altrettanto eterogenei contesti di operatività e ricerca.

Molti i contributi dall’estero: dalla MIND Foundation di Berlino e dalla clinica tedesca OVID, ove viene svolto un servizio di psicoterapia assistita  con ketamina, ad orientamento cognitivo e basato sull’evidenza; dall’International Center for Ethnobotanical Education, Research, and Service (ICEERS) di Barcellona, che offre training e seminari di formazione per terapeuti,  facilitatori di processi nel vivo dell’esperienza psichedelica o nella sua integrazione; dal centro Takiwasi (ma non solo) in Perù, forte di un’esperienza trentennale nel trattamento di dipendenze croniche con il decotto di ayahuasca e altre medicine tradizionali indigene; dalla clinica PsyOn in Repubblica Ceca, in cui viene offerto un servizio di terapia con ketamina e si stanno avviando ricerche con uso di psilocibina; dalla vicina Svizzera in cui vengono attualmente condotti gruppi di terapia con utilizzo di MDMA ed LSD (su singoli casi autorizzati); dalla California, ove è possibile svolgere in cliniche, quali Ceremony Health, terapie individuali e di gruppo con l’utilizzo di composti psichedelici ed anche un contributo italiano, all’interno della MAPS, da cui emergono le possibili aperture per la ricerca  anche in Europa e in Italia.

Dalle tavole rotonde è emerso che la possibilità di una clinica psichedelica in Italia è ancora poco nitida e probabile, eppure, è comunque e ben possibile cominciare a ridurre il gap con gli altri Paesi che già lavorano ed investono in questo settore, per esempio muovendosi cauti ma determinati verso un paradigma di decriminalizzazione e depenalizzazione di queste sostanze, che permetterebbe intanto il riconoscimento del potenziale delle stesse (non solo di rischio) e l’avvio di una ricerca di matrice italiana.

Oppure per esempio riabilitando un discorso pubblico su queste tematiche, che sia fondato sulle evidenze scientifiche ma che sappia insieme far propri gli studi antropologici ed etnobotanici, filosofici e politici, letterari o di movimento underground che, finché la ricerca è stata bandita, han permesso che l’interesse intorno agli psichedelici non naufragasse nel periglioso mare di proibizione ed illegalità.

O ancora, informandosi e formandosi con altre tecniche che rimandano ad una più lucida consapevolezza circa lo spettro dei stati di coscienza (tecniche di respirazione olotropica, re-birth, meditazione, pratiche yogiche.. ) ma anche cominciando già da sé a costruire mappe che sappiano armonizzare l’interdisciplinarietà che connota questi temi nel nome di una rinnovata libertà cognitiva (cognitive freedom) e di un’affermazione al diritto di frequentare liberamente i propri stati di coscienza, in rinnovata armonia con un sistema ecologico ampio e fatto di nicchie ed ecosistemi che tra loro si relazionano.

A breve saranno disponibili (previo donazione), le video-registrazioni dei singoli interventi dell’evento, oltre a una raccolta dei materiali presentati (articoli, slide, video).

 

“Classici” della letteratura psichedelica da prendere con prudenza…

Non è certo un mistero che il forte ritorno d’interesse verso i risvolti dell’universo “psichedelia” anche nel Bel Paese vada trainando un’ondata editoriale del tutto inedita, dal recupero di “classici” mai tradotti a saggi ex novo a libri-manuali un po’ per tutti. Tendenza confermata negli ultimi mesi e variamente esplorata nella nostra sezione MindBooks (in contemporanea al Salone Internazionale del Libro di Torino). Inclusi alcuni volumi “storici” recentemente tradotti: LSD, l’innovativa ricerca psichedelica nei reami dellinconscio (Shake) di Stanislav Grof e Pharmako/Gnosis (Add) di Dale Pendell – pubblicati per la prima volta in inglese, rispettivamente, nel 1975 e nel 2005.

Testi sicuramente importanti, al pari di altri variamente parte del filone psichedelico, che meritano la traduzione, seppur tardiva, in particolare per i non addetti, i meno attenti e i più giovani. Eppure a volte sembra di essere di fronte a una tipica operazione di marketing e, quel che più conta, senza fornire contesti di lettura più ragionati o aggiornati, quindi essenziali per una fruizione più articolata e matura da parte del lettore odierno. Non ultimo perché soprattutto negli ultimi anni la ricerca scientifica, l’aneddotica sciolta e la copiosità di materiale disponibile (in particolare online) hanno variamente ampliato, corretto e/o negato certi contenuti di questi lavori pionieristici.

Ci sembra quindi importante segnalare anche le inesattezze o le lacune di questi testi. In primis, perché in tal modo si contribuisce alla riduzione del rischio e del danno, evitando esperienze negative per un possibile incauto sperimentatore e per il movimento tutto che sta cercando faticosamente, in Italia ancor più che nel mondo anglosassone, di correggere l’immagine negativa che certe sostanze conservano ancor’oggi nell’immaginario collettivo. Ciò inoltre garantisce massima trasparenza e credibilità a questo stesso movimento, con un approccio maturo e articolato per meglio puntualizzare i passi avanti intrapresi dalla scienza e dalla cultura psichedelica in generale, riconoscendo che il lavoro degli apprezzabili pionieri psichedelici oggi si rivela in parte superato e non privo di errori o grossonalità.

Nel nostro piccolo, abbiamo perciò deciso di “aggiornare” in tal senso il libro di Dale Pendell, affidando quest’operazione di revisione a Giuseppe Cazzetta, fisiologo dell’esercizio, studioso e coltivatore di prodotti etnobotanici e composti da ricerca, nonché responsabile della rubrica Etnobotanica su questo stesso sito web.  A partire da qualche riga di sintesi, seguito dai passaggi problematici (in inglese e corsivo) chiariti uno ad uno, con le relative note a margine, e una breve conclusione.

Un mistone di poesia, magia, alchimia, etnobotanica e filosofia condito con una base essenziale di farmacologia e chimica spolpata all’osso e spesso decontestualizzata o semplificata eccessivamente, che si propone come tentativo di registrare l’esperienza con diverse piante psicotrope o “alleati” in maniera puramente fenomenica riferendo quanto loro hanno da dire.

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Lettera aperta al Ministro della Salute sulla “tabellizzazione” dell’ayahuasca

A seguito della recente decisione del Ministero della Salute di inserire le due piante da cui vengono estratti i principi attivi dell’ayahuasca nella Tabella I delle sostanze stupefacenti del Testo Unico sulle droghe, la rete Psy*Co*Re ha inviato un lettera aperta a Roberto Speranza (Ministro della Salute). Rimandiamo a questo pdf per il testo integrale, riportandone di seguito alcuni stralci.

Pur comprendendo e condividendo le preoccupazioni del Ministro in tal senso, insieme alla necessità di risolvere l’attuale “area grigia legislativa”, riteniamo tuttavia che quest’ulteriore segnale restrittivo rischi di creare ulteriori ambiguità e soprattutto di ignorare la questione nella sua complessità, senza risolvere veramente il problema. In altri termini, il decreto finisce per gettar via il bambino insieme all’acqua sporca.

Nel contesto religioso e socio-culturale va ricordato che l’ayahuasca viene utilizzata da secoli, in modo cerimoniale e controllato, sia come pianta medicinale sia, soprattutto, come bevanda sacra per attivare lo stato allucinatorio nei riti sciamanici e per la comunicazione con il divino. E secondo gli studi condotti dal Beckley Foundation Science Programme, uno dei centri di ricerca da anni impegnato nello studio dei molteplici effetti delle sostanze psichedeliche, i soggetti che fanno uso regolare e controllato di questa pozione vegetale riportano un incremento di qualità psicologiche quali disponibilità, ottimismo e consapevolezza.

Sotto l’aspetto normativo, non va dimenticato l’uso rituale dell’ayahuasca in un contesto religioso controllato come la chiesa del Santo Daime, attiva da trent’anni in Italia con centinaia di seguaci e migliaia di simpatizzanti, che ora si vede costretta a sospendere le pratiche religiose e a negare la propria libertà di culto. Da notare che alle chiese del Santo Daime vengono riconosciute deroghe alla legge sugli stupefacenti per uso rituale in un contesto religioso controllato in stati come Brasile, Perù, Stati Uniti e Canada.

In altri termini, sia a livello sociale-culturale quanto legislativo-normativo l’approccio alle “droghe” oggi si pone in maniera più attenta e matura. Nel caso dell’ayahuasca, cercando di rispettare e dialogare con le tradizioni originarie, con le questioni di sostenibilità e differenze culturali, tanto quanto dei recenti progressi scientifici. Non a caso sono in corso di sperimentazione varie normative di depenalizzazione a livello internazionale, a partire dal Nord-America, insieme al lancio di attività medico-imprenditoriali legate alle sostanze psichedeliche. Ciò in base anche al fatto che, in Italia come nel resto del mondo, tali sostanze vengono comunque utilizzate senza creare vittime né vere minacce alla salute pubblica. Proprio per prevenire eventuali eccessi e abusi, occorre piuttosto implementare politiche più articolate e al passo con i tempi, tese a promuovere informazione corretta, riduzione del danno e scelte consapevoli da parte dei singoli.

In base a quanto esposto sopra, i numerosi professionisti, ricercatori ed esperti della materia coinvolti a vario titolo nella rete Psy*Co*Re si dichiarano interessati e disponibili a condividere – in qualità di consulenti interdisciplinari – il patrimonio di conoscenze raccolte in questi anni allo scopo di avviare un dialogo costruttivo e collaborativo sulla normativa in questione e, più in generale, sulle future politiche in tema di “droghe”.

Livestreaming per MindBooks: “riflessioni psichedeliche”

Nell’ambito di MindBooks. L’editoria della mente e in occasione del Salone Internazionale del Libro di Torino 2022, stasera giovedì 19 maggio (ore 21) si terrà un incontro – trasmesso in livestreaming qui sotto – dedicato ad alcune “riflessioni psichedeliche“: presentazioni di novità editoriali, interviste con alcuni autori e a seguire il dibattito aperto.

Matteo Guarnaccia (1954-2022): dalla psichedelia con amore

Questa notte l’amore della mia vita, Matteo, è andato “Across the Universe”, regalando a tutti noi una meraviglia di luce, di immagini, di bontà e di condivisione. Ha disegnato, dipinto tantissime immagini e scritto tanti libri, sempre con leggerezza, intensità e ironia, è stato un docente molto amato.
Chi vi ha scritto è sua moglie, Tiziana.

Questo l’annuncio apparso ieri sulla pagina Facebook di Matteo Guarnaccia per annunciarne il decesso, a cui stanno facendo seguito commenti variegati e numerosi. È stato uno dei pionieri della scena underground nostrana, intento soprattutto a realizzare disegni, tavole e fumetti che abbracciavano la vena più gioiosa, pacifica e psichedelica del ’68 cosmopolita, per poi dare variamente linfa all’ondata alternativa dei primi ’70.

Integrando via via l’interesse in campi disparati quali musica, design e moda, per oltre mezzo secolo Matteo si è rivelato artefice di una copiosa produzione artistica fino ai nostri giorni, dalle copertine di dischi, CD, libri a originalissimi fumetti su fanzine e opuscoli, dalle mostre personali ai fashion shows  – inclusa un’eclettica serie di di libri e libricini di diverso taglio, anche sull’universo psichedelico.

Il grande libro della psichedeliaFra questi, da segnalare Arte psichedelica e controcultura in Italia 1968-1988: la prima storia del movimento alternativo nostrano, alla cui stesura parteciparono decine di artisti, attivisti e psiconauti locali (soprattutto dell’area milanese, sua patria).

«Il libro, molto curato come nella tradizione di Stampa Alternativa, era accompagnato da un set di luciccanti cartoline», come scrive lo stesso Matteo in un intervento incluso in 50 anni di storia italiana al contrario, una imperdibile antologia-pdf di fresca pubblicazione.

A inizio 1996 era anche uscito, presso Nautilus, un intrigante e corposo Almanacco Psichedelico, dal sottotitolo più che significativo: Storie, miti e leggende di un movimento che ha saltabeccato oltre le porte della percezione.

Più recentemente, aveva curato Il grande libro della psichedelia (Hoepli, 2017). Un viaggio letterario e visivo di ampio raggio che mette a fuoco l’eredità che la rivoluzione estetica ed esistenziale innescata dall’utilizzo “mistico-creativo” delle sostanze psichedeliche, con tutti i vari annessi e connessi, ha poi avuto sulla cultura occidentale contemporanea. È stato uno dei primi testi che apriva le porte anche in Italia alla nascente ondata del cosidetto “rinascimento psichedelico“.

Una produzione editoriale – e una vita – eclettica e stimolante, la sua. Sempre condite con una buona dose di leggerezza, ironia e creatività. Grazie di tutto, Matteo: ci mancherai.

Riflessioni psichedeliche: Novità editoriali, incontri con gli autori e dibattito aperto

In occasione dell’imminente Salone Internazionale del Libro di Torino 2022, la sera di giovedì 19 maggio si terrà (ore 21-22) un evento in formula ibrida (dal vivo e online) nell’ambito di MindBooks. L’editoria della mente.

Il tema dell’evento, organizzato dal CCCT (Centro di Cultura Contemporanea di Torino, via Luigi Galvani 21/c) e dalla rete Psy*Co*Re, si concentra su una serie di “riflessioni psichedeliche“: presentazioni di novità editoriali, interviste con alcuni autori e a seguire il dibattito aperto.

Che cosa può mai avere a che fare la scienza con la mente e la coscienza? Se questa domanda fosse stata posta 60-70 anni fa la risposta sarebbe stata: niente o quasi. Il cosidetto “Rinascimento psichedelico”, o forse meglio “La terza ondata”, sta invece rapidamente modificando questo paradigma novecentesco. A dimostrarlo una ricca produzione editoriale sul tema – che continua a interessare proprio la scena italiana.

In studio: Alessandro Novazio (direttore CCCT e co-fondatore di Psy*Co*Re) e Agostino Formichella (editore di Eco Dai Palazzi). Previsti collegamenti esterni con vari autori ed esperti.

Informazioni e prenotazioni: info@ccc.to.it

L’incontro sarà trasmesso in livestreaming su questo sito e sulla nostra pagina Facebook.

Bicycle Day 2022: la prima volta dell’LSD

Bicycle Day 2021 Torna anche quest’anno il Bicycle Day: anniversario di un evento risalente a 79 anni fa, quando il chimico svizzero Albert Hofmann (1906-2008) decise di autosperimentare una sostanza sintetizzata 5 anni prima e lasciata nel cassetto, la dietilammide dell’acido lisergico (LSD). Il 16 aprile 1943, dopo averne notato una piccola quantità cadutagli sulla mano, provò sensazioni di irrequietezza e vertigine. Tre giorni dopo decise di assumerne deliberatamente 250 microgrammi, onde verificare le potenzialità terapeutiche e introspettive di quella nuova sostanza chimica – per poi tornarsene a casa in bicicletta, accompagnato dalla sua assistente, in preda ad effetti assai più intensi.

Ne emerse così un’esperienza inattesa e intrigante, che lo portò a dedicarsi completamente allo studio di questa e altre “medicine dell’anima”. Oltre a produrre centinaia di articoli scientifici e altri scritti in tema, Hofmann divenne direttore del dipartimento di prodotti naturali presso la Sandoz (oggi Novartis), dove riuscì a isolare i principali alcaloidi dei cosiddetti “funghi magici”, la psilocina e la psilocibina, oltre classificare la Salvia divinorum.

A ricordo di quell’insolito giro in bicicletta non manca un omonimo libro illustrato, tutto a colori, curato nel 2019 dall’artista Brian Blomerth in stile “comic strip underground”, con la prefazione di Dennis McKenna. Invece un resoconto in prima persona si trova nell’autobiografia del Dr. Hofmann, ormai divenuta un classico della psichedelia, LSD: My Problem Child (ripubblicato in italiano nel 2015), insieme alle sue riflessioni a tutto campo su psichedelici, misticismo e scienza. Per chi volesse saperne di più, sono poi liberamente disponibili (in pdf) diversi Millelire (Stampa Alternativa) degli anni ’90: Viaggi Acidi, I misteri di Eleusi, Percezioni di realtà, I miei incontri con Huxley, Leary, Junger, Vogt. E fresca di stampa, va segnalata anche la traduzione dell’edizione 2008 di un altro tomo fondamentale curato da Hofmann insieme a Carl Ruck e Gordon Wasson, La strada per Eleusi (Piano B).

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